11 Commenti

Gentile Dottoressa Villa,

vorrei innanzitutto ringraziarla per il suo articolo che espone in maniera chiara e inequivocabile quali sono compiti del MMG e quali problematiche noi affrontiamo ogni giorno per poter espletare al meglio il nostro lavoro. Troppe voci si sono levate in questi ultimi anni per screditare la nostra categoria e leggere per la prima volta un articolo stilato peraltro da un medico che riconosce il nostro lavoro e la nostra professionalità, le assicuro che fa bene al cuore.

Sono un MMG e faccio parte anch'io del gruppo MMG per la dirigenza che auspica un deciso cambiamento di rotta riguardo al nostro status. Da troppo tempo ormai i vari ACN che si sono succeduti hanno fatto sì che si perdesse di vista l'obiettivo principale del nostro compito che è la presa in carico del paziente a 360 gradi dal punto di vista clinico. Siamo penalizzati da una eccessiva mole di pratiche burocratiche, da un eccessivo carico lavorativo e da una condizione in cui prevale la solitudine professionale considerato che non esiste un vero e proprio confronto tra di noi e tutti gli altri attori del SSN. Qualora ciò si verifichi è legato esclusivamente alla nostra iniziativa personale. Il nostro compito è di fondamentale importanza e l'integrazione con gli specialisti ambulatoriali sul territorio, oltre al rapportarci con gli specialisti ospedalieri, rappresenta l'unico modo per far sì che il nostro SSN continui ad esistere.

Tutto ciò si potrà realizzare solamente, a mio parere, con la nostra piena integrazione nel SSN al pari degli altri colleghi, lasciando da parte uno pseudo rapporto libero professionale che ormai non gratifica più nessuno di noi ed è fonte di conflittualità con gli altri attori della sanità pubblica che spesso ci considerano, erroneamente, dei privilegiati.

Grazie ancora.

Anna Antonucci

MMG ASL Napoli 2 Nord

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..parole sacrosante che descrivono la crisi (voluta) di un pezzo importante del nostro SSN..la medicina generale territoriale..ma siamo in tanti ad opporci a questo scempio. Il sindacato CGIL FP Medicina Territoriale..il Movimento del Libro Azzurro sulle Cure Primarie...il Movimento MMG per la Dirigenza...

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Bravissima

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Prego.ma D.ssa Villa, congratulazioni per l'ottimo e rispondente articolo. La ridefinizione del ruolo del mmg e la sua fattiva integrazione nel SSN non può che passare attraverso il suo passaggio alla dipendenza nel SSN, cambio di paradigma che potrebbe essere in grado di dare una più efficiente ed efficace organizzazione alle cure primarie. Almeno la metà dei mmg italiani auspica questa riforma e da questa spinta è nato circa 5 anni orsono il "Movimento MMG per la Dirigenza" che con il suo Documento di Posizione vuole comunicare la propria visione della medicina generale del futuro per dare fiducia e supporto a quella parte politica che condividendo la stessa visione voglia venir fuori da certe sabbie mobili. Confidiamo nel suo contributo di informazione.

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Cara dottoressa Villa

La ringrazio per la precisione e la lucida e veritiera descrizione dello stato attuale della medicina generale, in procinto di sparire, sia per la carenza vocazionale di giovani colleghi che scelgano di dedicarsi a questo lavoro, sia per la mancanza di volontà da parte dei decisori politici di considerare come non più procrastinabile la riforma strutturale della stessa, che dal 1978, anno di fondazione del SSN, non è stata più rinnovata, aggiornata, rivitalizzata.

Sarebbe stato opportuno, nel corso dei decenni, che questo servizio insostituibile per i cittadini si fosse adeguato ai tempi e ai cambiamenti della società, ma così non è stato, dal momento che i vari ACN che si sono succeduti negli anni, hanno portato a dei modesti ritocchi, più cosmetici che sostanziali e, spesso, a mio parere, sempre in peius: risultato finale è una medicina generale anacronistica, che ha perso la sua connotazione clinica in favore di una impostazione amministrativa e burocratica che va a snaturare le inclinazioni e le competenze professionali di noi medici, laureati in medicina e chirurgia.

Spero che l'interesse del ministro della Salute, dr Schillaci, verso la medicina generale, lo veda promotore di una riforma epocale della stessa, inquadrando i suoi operatori, i medici di famiglia, all'interno del SSN come dipendenti e non più come liberi professionisti, a latere, fuori da un sistema complesso, di cui invece sono parte integrante ed imprescindibile, in quanto primo avamposto cui i cittadini si rivolgono per accedere al servizio sanitario pubblico.

Molti di noi vogliono entrare nelle CDC che dovrebbero andare a pieno regime nel 2026, ma ci vorrebbero entrare come appartenenti al sistema, ovvero dipendenti dal sistema. Spero davvero che questo auspicio possa trovare riscontro per il benedi noi tutti, che oltre ad essere medici, siamo anche cittadini, fruitori del SSN.

Grazie

Cecilia Ruggiero MMG

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Buongiorno, non la conosco, ma la ringrazio di cuore. Questo è il miglior articolo indipendente che ho letto sulla medicina generale negli ultimi anni. MAURIZIO medico di famiglia fino al 31 dicembre 2024; ma continuo a combattere per i colleghi insieme ad Andrea nella nostra associazione. LAMG

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Cara collega, sono un mmg di Palermo. Come altre volte ho potuto riscontrare sei tra le pochissime persone che dissertano su questo argomento avendone capito appieno i meccanismi. Non posso che farti i complimenti augurandomi che le tue opinioni magari vengano ascoltate più di tanti di noi che vorremmo vedere una sanità pubblica davvero funzionante e, perché no, con un mmg pienamente integrato in essa come dipendente.

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Cara dottoressa sono un'infermiera da 32 anni sempre innamorata della professione ma avvilita da questo sistema, grazie per questo articolo

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Cara dottoressa Villa,

Grazie delle sue parole preziose!!!!

Sono una mmg, ho preso la convenzione a settembre scorso nonostante avessi avuto la mia seconda bimba a fine gennaio dello stesso anno. È il lavoro che mi sono scelta e che ho lottato per raggiungere, perché quando ho iniziato a fare gli esami di ammissioni al CFSMG c'erano sempre pochissimi posti (e io sono in Emilia Romagna, una delle regioni che si vanta di essere uno dei posti di eccellenza per quanto riguarda la sanità), anche se era evidente a tutti la mancanza assoluta di programmazione e l'enorme discrepanza fra il numero di ammessi e le reali future necessità nel breve periodo. Ora i corsisti possono prendere la convenzione anche prima di finire, vanificando completamente l'esistenza del corso e togliendogli quindi anche dignità di esistere. Io, avendo due bimbi piccoli, ho il massimale ridotto a 1200 pazienti, che sono comunque tantissimi; il carico mentale e fisico è veramente estenuante, anche se ogni tanto qualche piccola soddisfazione personale in termini di gratificazione riesco ad averla. Mi rendo conto che quando il lavoro è davvero troppo la qualità anche solo della relazione col paziente crolla e questo non è giusto per nessuno.

Le proposte che ha fatto sono molto interessanti, ma temo che ci sia là volontà di screditare sempre di più il nostro lavoro e anche tutte le strutture private di cui parla sono piuttosto discutibili, personalmente ne conosco alcune sul mio territorio dove la qualità è davvero scadente (anche posti che fanno da privato accreditato).

Grazie per la sua attenzione nei nostri confronti come categoria professionale, in un momento storico in cui lo sport nazionale sembra essere la critica al mmg.

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Come sempre hai analizzato con competenza il problema della carenza di mmg. Sono un mmg in pensione da 4 aa e non rimpiango il bellissimo lavoro svolto per 38 aa. Mio rendo conto che con la conflittualità tra medico e paziente , accentuatasi dopo la pandemia, e con l'acquisizione di 1800 paz in pochi mesi, il mmg sia in difficoltà nel seguirli tutti con umanità e competenza. La burocrazia e i sistemi informatici del ssn arretrati aggravano situazione. Tuttavia penso che con i sacrifici cha ha fatto la mia generazione , quando la pletora medica non assicurava l'ingresso in convenzione se non dopo molti aa di guardie mediche, prelievi, sostituzioni ecc... , anche ora sia fattibile avere riscontri di fiducia e, soprattutto economici, per quei mmg che si sappiano organizzare meglio nella professione e abbiano una buona comuinicazione e imparino a lavorare in gruppo abbandonando l'isolamento che ha sempre contraddistinto il lavoro del mmg.

Si tratta nei primi aa di lavorare moltissimo x conoscere i nuovi pazienti in breve tempo e poi sfruttare gli incentivi m, ad es per le i gruppi avanzati ( circa 1000 euro al mese netti) . Presentare studi moderni , con monitor che educhino il paz al rispetto dei diritti e doveri di entrambe le parti ed pillole di educazione sanitarie.

Ricorderei anche la possibilità di associarsi con un medico prossimo alla pensione dividendo a metà il tempo di lavoro e remunerazione, secondo la possibilità offerta da Enpam . In tal modo il giovane medico avrebbe un tutor che potrebbe formarlo e nello stesso tempo il mmg anziano potrebbe allentare la fatica della professione e incominciare a ricevere un a pensione anticipata che andrebbe a supportare lo stipendio ridotto.

Queste sono proposte che dovrebbero essere recepite dai decisori politici e dai mmg al fine di evitare quelle ore obbligatorie nelle Case di Comunità , previste per i giovani, oltre al ruolo di dipendente come ventila qualche amministratore regionale.

Con gruppi avanzati obbligatori e le cdc utilizzate per infermieri di famiglia ( vaccinazioni, medicazioni, idratazione ecc...) amministrativi, psicologi assistenti sociali ci sarebbe un rafforzamento della medicina del territorio e una gratificazione della professione.

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In bocca al lupo al suo papà, dottoressa.

Io sono un ISF e vedo medici, spt di base, da quasi 25 anni. La medicina é cambiata, l’età media dei pazienti è aumentata, le aspettative degli stessi pure.

Sposo tutto ciò che lei ha detto e la ringrazio per avermi fornito dati che non conoscevo.

Troppa burocrazia, troppa pressione sui medici di base, e quelli che rischiano di pagare di più sono quelli che vogliono fare il massimo possibile per i pazienti.

Oppure devono rassegnarsi a un po’ di superficialità o avere il coraggio di stratificare i bisogni lasciando molti pazienti insoddisfatti.

Nel mentre in area vasta Romagna le liste di attesa per alcuni esami strumentali sono così dilazionate da perdere senso (e certo sì, resta la competenza di inappropriatezza che io non ho la competenza per quantificare).

Non saprei come risolvere un problema così complesso ma certamente le indicazioni che lei ha dato sarebbero un punto di partenza.

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